NASCITA DI UN QUADRO "Dal disegno in poi"

Cari amici,
dipingere è una bellissima e gratificante attività.
Io sono convinto che in ogni persona, senza limiti di età e di esperienze, si celi una “vena artistica” e, per questo motivo, vi suggerisco di provare a dipingere anche se non lo avete mai fatto prima e se pensate di non saperlo fare.
In questo spazio, quindi, desidero mostrarvi come si evolve, passo passo, un mio dipinto, partendo dal disegno a matita e continuando con le vernici sintetiche che uso in prevalenza.
Così è che prima si pensa e si realizza un disegno compiuto (a matita e, dopo, con il pennello) e poi, iniziando dagli sfondi, piano su piano, sovrapposizione su sovrapposizione, si completa l’opera utilizzando i colori piani e le miscellanee che reputiamo opportuni.
I miei quadri sono realizzati “a mano libera” e usando pennelli conici dell’uno e del due.
Il dipinto qui descritto ha comportato circa due settimane di lavoro.











In questa tela ciò che volevo rappresentare era una delle mie figure umanoidi alate oniriche seduta e con lo sguardo rivolto verso un mondo idealizzato.
Nei capelli di questa femmina mutante è racchiuso un mondo positivo e ricco di gioia, testimonianza delle intime ed ancestrali aspirazioni di tutti gli esseri viventi. In questo caso i colori vivi ed accesi (i rossi, i gialli, ecc) sono utilizzati per rappresentare la forza della vita nel suo complesso, l’energia vitale che tutto pervade.



A volte, dipingendo, mi chiedo che cosa è, in effetti, la “realtà”, ciò che tutti noi consideriamo come concreto e reale.
Noi percepiamo ciò che ci circonda tramite i nostri sensi: vista, udito, tatto e odorato. Tutto ciò che acquisiamo, poi, viene elaborato dal nostro cervello sotto forma di impulsi elettrici e da questa elaborazione, appunto, scaturisce ciò che noi consideriamo come reale.
Anche quando dipingiamo, quindi, dal momento che nel farlo utilizziamo i nostri sensi e il nostro cervello, in effetti, diamo vita a realtà alternative vere e proprie.
Ogni quadro, pertanto, quando profondamente “sentito”, rappresenta l’anima di chi lo ha dipinto, la sua particolare ed intima “realtà alternativa”.